Come scegliere i giusti font per il tuo Logo, Brand Identity o progetto grafico

“La tipografia è la creazione grafica delle parole”, afferma il designer Dylan Todd. “Quando stai progettando, il carattere che scegli racconta una storia”.

Un insieme di caratteri progettati in modo coerente secondo principi formali costituisce un carattere tipografico, il cui file è noto come font.

I caratteri trasmettono molto più di quanto si pensi. Nel mondo del design quindi, la scelta del font giusto è cruciale per il successo di qualsiasi progetto grafico, sia esso un logo, una brand identity o un’altra creazione visiva. Il font selezionato può influenzare significativamente la percezione del tuo brand, comunicare valori specifici e attrarre il pubblico giusto. Un font ben scelto non solo rende il tuo messaggio più leggibile ma trasmette anche l’essenza del tuo marchio.

“Un esempio emblematico: la famosa campagna pubblicitaria del 2007-2008 di Obama per la presidenza (il celebre “Yes we can!”) sarebbe stata così vincente senza il font Gotham?” (Da: graficata.com).

Questo articolo esplora l’importanza della scelta del font, le diverse tipologie di font disponibili e fornisce consigli pratici per aiutarti a fare la scelta migliore per il tuo progetto.

Tipologie di Font

Esistono diverse categorie di font, ognuna con le proprie caratteristiche uniche. Ecco una panoramica delle principali tipologie di font e come possono essere utilizzate:

1. Font Serif

I font serif hanno delle piccole grazie all’estremità delle lettere, che li rendono eleganti e raffinati e sono associati a sensazioni di affidabilità, tradizione e professionalità. Sono perfetti per testi lunghi, come libri o articoli, perché facilitano la lettura. Esempi comuni includono Times New Roman e Georgia. Esempi famosi includono Rolex, Prada e Mercedes-Benz.

2. Font Sans Serif

I font sans serif sono privi di grazie, risultando più moderni e essenziali. Sono adatti a testi brevi, come loghi o titoli, e per la lettura su schermi digitali. Esempi includono Arial e Helvetica. Sono perfetti per trasmettere un’immagine fresca e contemporanea. Esempi famosi includono Google, Netflix e Meta.

3. Font Script

I font script (o corsivi) imitano la scrittura a mano, donando un tocco di personalità e creatività. Sono ideali per loghi di brand artistici o per titoli che vogliono trasmettere un’atmosfera particolare. Esempi comuni sono Brush Script e Pacifico. Tieni presente che non sono molto leggibili e quindi tutto quello che è scritto con questo font (titoli o naming del tuo logo) dovrebbe essere breve per mantenere la leggibilità. Esempi famosi includono Ray Ban e Virgin.

4. Font Display

I font display sono decorativi e distintivi, progettati per catturare l’attenzione. Sono utilizzati principalmente per titoli, loghi e pubblicità. Esempi includono Cooper Black e Lobster.

Leggibilità di un carattere e di un testo

Douglas Bonneville, graphic designer, definisce due parole chiave relative all’interazione di una persona con un testo: legibility e readability.

La leggibilità di un carattere si concentra sulla riconoscibilità di singole lettere, mentre la leggibilità di un testo riguarda l’intero blocco di testo e considera fattori come l’interlinea, la lunghezza delle righe e il contrasto con lo sfondo.

Per esemplificare ulteriormente, immagina di dover progettare un logo o un titolo. In questo caso, la leggibilità del carattere è fondamentale perché il logo o il titolo devono essere immediatamente riconoscibili. Un font con una buona leggibilità consentirà alle persone di identificare rapidamente le lettere, anche a distanza o in piccole dimensioni.

D’altra parte, quando si tratta di un blocco di testo più lungo, come un articolo o un paragrafo, la leggibilità del testo diventa cruciale. Qui, oltre alle singole lettere, entrano in gioco altri fattori: l’interlinea (lo spazio tra le righe) che deve essere adeguata per evitare sovrapposizioni o troppa distanza tra le righe oppure lunghezza delle che righe dovrebbe essere ottimale: troppo lunghe e il testo diventa difficile da seguire, troppo corte e si rischia di interrompere il flusso di lettura. Inoltre, il contrasto tra il testo e lo sfondo deve essere ben bilanciato per garantire una lettura agevole.

In entrambi i casi, la scelta del font gioca un ruolo importante. Alcuni caratteri sono più adatti per testi lunghi, mentre altri sono ideali per titoli o loghi. Quindi, quando si progetta o si seleziona un font, è essenziale considerare sia la leggibilità delle singole lettere che quella del testo nel suo insieme.

Consigli pratici per scegliere il giusto font

1. Considera l’identità del tuo brand

La scelta del font dovrebbe riflettere l’essenza del tuo brand. Considera attentamente la personalità del tuo brand: se il tuo business è moderno e innovativo, un font Sans Serif potrebbe essere la scelta ideale. D’altra parte, se il tuo brand è tradizionale e affidabile, un font Serif potrebbe essere più adatto

Ricorda che i font hanno un proprio mood: ogni font trasmette una diversa personalità,  rendendolo più adatto a un certo tipo di comunicazione rispetto a un altro. Cerca di abbinare font con mood simili o complementari e, soprattutto, scegli font che supportino il messaggio che vuoi comunicare.

2. Prioritizza la leggibilità

Assicurati che il font sia facilmente leggibile. Prova diverse combinazioni di caratteri e testi per vedere quale funziona meglio in diverse dimensioni e formati. Ricorda che un font bello ma illeggibile può compromettere la tua comunicazione.

3. Usa un massimo di due font

Per evitare di sovraccaricare il design, limitati a un massimo di due font: uno per i titoli e uno per il corpo del testo, oppure uno per il naming e uno per il payoff. Questo aiuta a mantenere una coerenza visiva e facilita la leggibilità (ad esempio, potresti abbinare un serif e un sans serif per creare un contrasto visivo gradevole.)

Quando si scelgono i font, un metodo utile per creare accostamenti armoniosi è quello di basarsi sulle “famiglie” di font. Queste raggruppano font che condividono caratteristiche stilistiche di base, come la forma delle lettere e la presenza o meno delle grazie. All’interno di ogni famiglia, troviamo diverse varianti di peso e larghezza, come grassetto, corsivo,condensato e allungato. Ancora più complete sono le “famiglie di font estese”, che includono sia versioni serif che sans serif, oppure stili squadrati e arrotondati, offrendo un’ampia gamma di opzioni per creare accostamenti armoniosi e coerenti.

4. Testa il font in diversi contesti

Prima di finalizzare la tua scelta, testa il font in diversi contesti. Vedi come appare su schermi diversi, in stampa e in varie dimensioni. Assicurati che mantenga la sua leggibilità e impatto visivo ovunque venga utilizzato.

Scegliere il giusto font è un processo importante che richiede tempo e attenzione. Seguendo questi consigli, potrai scegliere il font perfetto per il tuo logo, la tua brand identity o il tuo progetto grafico, trasmettendo il messaggio giusto al tuo pubblico e raggiungendo i tuoi obiettivi di comunicazione.

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