Sono Chiara, grafica intuitiva, e in questo articolo ho il piacere di interfacciarmi con Giui Russo, una talentuosa fotografa per parlare di un argomento affascinante e profondo: gli archetipi delle Dee.
Gli archetipi, (“ὰρχέτυπος” – “immagine originale” o “modello”), rappresentano immagini ancestrali che risiedono nella nostra memoria collettiva e nell’inconscio.
Giui ci spiega, per iniziare, la differenza tra “archetipo” e “stereotipo”.
“Archetipo deriva da una parola in greco antico “ὰρχέτυπος” composta da “arché” che significa inizio e “typos” che significa modello. L’archetipo è quindi un modello originario (un’immagine innata, direbbero Jung e Hillman) che risiede dentro ognuno di noi, in un luogo più profondo del nostro inconscio personale: l’inconscio collettivo. Negli ultimi anni questo concetto ha avuto tanto successo, perché il potere degli archetipi è seduttivo. È un vero e proprio richiamo a qualcosa di più profondo che risiede dentro ognuno di noi, accessibile a tutte e la cui comprensione sembra immediata e naturale. Per questo motivo il lavoro con gli archetipi ha effetti rapidi, immediati, soprattutto quando si inizia a lavorare con loro. Questo ha purtroppo un lato negativo: confondere archetipo con lo stereotipo. Lo stereotipo è un’ipersemplificazione e iper generalizzazione dell’archetipo, che lo priva dei suoi valori più importanti. Per sua natura l’archetipo è malleabile, aperto, duttile, mentre lo stereotipo è fisso, impermeabile e superficiale. Scoprire e manifestare il proprio archetipo è un’operazione che porta alla radice del proprio potere personale, a incarnare la propria unicità e a permetterci di assecondare l’evoluzione della nostra anima proprio grazie al rimanere fedeli a se stesse. Inciampare e “incastrarsi” in uno stereotipo significa cadere in una trappola in cui si manifesta l’Ego e ci si allontana dall’anima. In cui, invece che scoprire chi si e trovare il proprio unico potere, ci si ritrova ad essere una copia sbiadita di qualcosa il cui potere è effimero e non realmente trasformativo.
Personalmente, ho sempre sentito un legame profondo con la figura della Dea, un legame che ha influenzato non solo la mia vita personale e il mio cammino spirituale ma anche il mio lavoro creativo… e so che anche per Giui è la stessa cosa.
“Il motivo per cui ho scelto di lavorare con gli archetipi delle dee è che ne sono stata affascinata da sempre. Sono stata letteralmente chiamata dal potere della mito, delle storie e degli archetipi delle dee. Già alle medie Epica era la mia materia preferita e scelsi di fare il liceo classico proprio per poter approfondire e la curiosità di leggere i testi e le storie nella loro lingua originale. Inconsapevolmente li utilizzavo già da adolescente come strumento di crescita personale. Quando ho scoperto il paganesimo è stato naturale che si trasformassero in uno strumento di pratica spirituale. Il mio rapporto con le dee nel tempo si è evoluto e trasformato con me. Oggi li utilizzo in modo “piu tecnico” nel lavoro come fotografa e operatrice olistica di crescita personale e in modo più devozionale e personale nella mia pratica spirituale. Questi due mondi si influenzano, si toccano, ma sono mondi con necessità e fini differenti.”
Ritengo che l’aspetto esperienziale nel rapporto con la Dea sia estremamente importante.
Giui nella sua newsletter scrive: “quando dico che il lavoro con le dee è lungo e va preso e ripreso lo dico perché è vero! Per favore in argomenti così importanti non lasciamoci abbindolare da chi ci promette risultati in 7 giorni!”.
Sono sempre stata affascinata dal libro “Le Dee dentro la donna” ma ho anche sempre voluto studiare sui libri di storia per capire l’evoluzione del mito della Dea. A livello psicologico è un lavoro prezioso, ma a livello devozionale ho sempre sentito l’esigenza di andare oltre.
“Ovviamente uno dei punti di riferimento del mio lavoro è quello di Jean Shinoda Bolen, a cui sono arrivata dopo aver studiato Jung ed è stata la spinta per portare gli archetipi delle dee nel mio lavoro. Un lavoro incredibile, una maestra a cui sarò sempre grata e senza di cui il grande successo che vediamo degli archetipo oggi non sarebbe stato possibile. Un successo dovuto anche al fatto che Bolen è riuscita a semplificare senza banalizzare il grande potere delle dee, rendendo il suo lavoro fruibile e immediatamente comprensibile. Oggi però credo che le donne siano diverse dalle donne degli anni ‘80, periodo in cui questo meraviglioso e rivoluzionario testo è stato scritto. Credo che vi sia desiderio, bisogno, necessità e possibilità di accedere agli archetipi delle dee in modo ancora più profondo e sfaccettato, potendo esplorare e sperimentare anche i lati più oscuri, nascosti e meno conosciuti degli archetipi delle dee, lasciandoci dietro pregiudizi o idee fisse nel tempo possono essersi create intorno a loro. Solo così potremo accedere ad il loro reale potere trasformativo.”
I miti delle Dee sono estremamente complessi e spesso vengono semplificati o ridotti a stereotipi mentre in realtà sono ricchi di sfumature. È importante studiare e sperimentare per comprendere appieno la ricchezza di queste figure.
Un esempio fra tutti è Artemide, descritta sempre come la Dea Vergine, mentre ad esempio, Artemide Efesia, in una statuetta del I secolo a.C. è rappresentata come colei che dà in abbondanza, madre onnicomprensiva dai molti seni (dal libro: Dee di Joseph Campbell). Quando ci si sente affini ad un mito e si vuole integrare la Dea nella propria pratica spirituale, trovo importante studiare come si è arrivati a quel mito e andare oltre la storia patriarcale… spesso possiamo scoprire tante sorprese!
Spesso, quando indago per scoprire quali sono gli archetipi di una persona (o di un business, visto che possono essere differenti) per costruire l’identità visiva, studio diverse ore per approfondire. I mezzi che utilizzo sono la lettura di carte (lettura di carta della vita tramite la data di nascita e lettura ad estrazione tramite un processo di sat name rasayan) e la lettura del tema natale. In base a quello che risulta tramite queste letture, prendo i miei preziosi libri e vado a cogliere le assonanze archetipiche (tramite storia, storia dell’arte, storia del mito) per trovare la Dea che più corrisponde.
“Dentro ogni donna, anzi dentro ogni essere vivente, esistono tutti gli archetipi delle dee, degli dei e non solo. Come visto ci appartengono tutti, perché come detto tutti risiedono nel nostro inconscio e in quello collettivo. Tra questi ve ne sono alcuni che in noi sono più presenti e altri che sono fisiologicamente più pressanti in determinati momenti della nostra vita. Per esperienza, negli ultimi dieci anni di lavoro con archetipi delle dee e donne, ho potuto constatare che gli archetipi più presenti nelle donne generalmente sono tre, che possono alternarsi nella loro intensità durante la vita. Trovarli può non essere così immediato come sembra perché spesso può capitare che alcuni archetipi ne usino altri “per nascondersi” (quante Persefone che si nascondono dietro ad Artemide ed Atene ho visto!). Per me la metodologia più funzionale per individuare gli archetipi delle mie clienti è prima un’autoanalisi attraverso un test che ho creato appositamente, poi una pratica e indagine condotta in gruppo o 1:1 che prevede tutti gli strumenti di cui mi avvalgo nel mio lavoro, dal coaching alla fotografia e arte rituale. In ogni caso mi preme sempre ricordare che è importante agire i nostri archetipi e non essere agite. È perciò importante, una volta che abbiamo compreso quali forze archetipiche si muovono dentro di noi, poter scegliere quali agire, evolvere e praticare a nostro vantaggio.”
Ti invito a indagare il lavoro di Giui per scoprire quale Dea si sta muovendo in te e a conoscerla attraverso la fotografia. Trovi i suoi contatti qui: Giui | Aedo Contemporaneo – www.giui.it – info@giui.it – IG
Le Dee come archetipi visivi
Utilizzare l’ispirazione degli archetipi delle Dee nella creazione della tua identità visiva ti consente di utilizzare un’ampia fonte di ispirazione: ogni Dea ha le sue caratteristiche uniche, simboli e attributi che possono essere incorporati nel design visivo del tuo brand. Questa scelta consapevole ti permetterà di trasmettere la personalità del tuo brand in modo più profondo ed evocativo.
Come utilizzare gli archetipi delle Dee nel business e nell’identità visiva:
☽ Definire il tuo archetipo: identifica la Dea che meglio rappresenta i valori, la mission e il target del tuo brand. Personalmente, nel mio lavoro per scoprire l’archetipo, utilizzo diverse pratiche come le carte, l’astrologia e la meditazione. È un processo affascinante e continuo di autoesplorazione.
☽ Costruire la tua identità visiva: scegli colori, font, immagini e simboli che rispecchiano l’archetipo selezionato (studia l’iconografia di ogni Dea: puoi farti ispirare dal mondo dell’arte).
- Scelta dei Colori: ogni dea ha associati colori specifici che riflettono la sua personalità e il suo significato e puoi scoprirli grazie ad un’approfondita ricerca sull’. Ad esempio, il blu e il bianco possono essere utilizzati per rappresentare l’archetipo di Atena, mentre il verde e il marrone potrebbero essere associati ad Artemide.
- Design del Logo: il design del logo è fondamentale per l’identità visiva del tuo brand e può essere modellato sugli attributi dell’archetipo della dea che hai scelto. Per esempio, un logo ispirato a Atena potrebbe presentare elementi di saggezza e strategia, come un gufo o un’armatura stilizzata. D’altra parte, un logo che rappresenta Artemide potrebbe includere simboli di libertà e natura, come una freccia o una luna crescente.
- Immagini e Grafica: utilizza immagini e grafica che richiamino l’immaginario associato all’archetipo della dea scelta. Ad esempio, se il tuo brand si ispira a Demetra, dea della fertilità e dell’abbondanza, potresti utilizzare immagini di campi rigogliosi e frutta matura per comunicare prosperità e fecondità.
☽ Comunicare la tua storia: crea contenuti e messaggi che evocano le qualità e le caratteristiche della Dea scelta.
Gli archetipi delle Dee possono essere una risorsa preziosa grazie al loro potere evocativo e simbolico. Prenditi il tempo di esplorare le varie figure mitologiche e i loro significati per trovare quello che meglio si adatta alla tua visione e ai valori del tuo brand. Con una strategia di branding ben definita e una forte identità visiva, il tuo brand può riflettere davvero la tua essenza unica e andare nel profondo.
Scopri come portare i tuoi archetipi nella tua identità visiva con i miei servizi di Consulenza.